Fitoterapia: cos’è, a cosa serve e cosa dice la legge

Sono millenni che l’uomo utilizza la fitoterapia per curarsi. Lo scopo di questa pratica è quello di riportare l’equilibrio nel corpo utilizzando una serie di principi attivi completamente naturali. I fitocomposti infatti aiutano a rinforzare l’organismo in modo che lui possa nel frattempo combattere la malattia.

Fitoterapia: cosa dice la legge?

Quando si parla di fitoterapia e prodotti fitoterapici, molte persone pensano erroneamente che si tratta di una “scienza” che si basa più che altro sull’effetto placebo. E’ in verità un grande errore pensarlo, perché i fitoterapici sono considerati oggi farmaci a tutti gli effetti e si distinguono in modo netto dai prodotti di erboristeria.

Rientrano nella categoria di medicinali fitoterapici tutti quei composti che sono stati approvati dall’AIFA (l’Agenzia Italiana del Farmaco), dall’OMS (l’Organizzazione Mondiale della Sanità) e dalla EMA (Agenzia Europea per i Medicinali) e che ne hanno perciò potuto verificare l’efficacia, la sicurezza e la qualità. Sono prodotti che riescono in effetti a trattare la malattia e uno stato patologico grazie al principio attivo vegetale.

I prodotti fitoterapici essendo medicinali a tutti gli effetti possono essere venduti esclusivamente in farmacia e in alcuni casi è necessaria anche la prescrizione medica. Questo discorso non vale invece per i prodotti erboristici, i quali non possiedono l’autorizzazione per essere definiti medicinali.

Ufficialmente infatti non ci sono distinzioni con la medicina classica, né per metodi diagnostici né per quanto riguarda le basi terapeutiche. La differenza vera e propria sta nel fatto che i prodotti ottenuti dalle piante vegetali contengono al loro interno più principi attivi, un insieme di sostanze che lo compongono e come queste allo stesso tempo interagiscono con il principio attivo.

Quali sono i benefici della fitoterapia?

Molte persone preferiscono assumere i farmaci fitoterapici per il semplice fatto che sono completamente naturali e non possiedono sostanze potenzialmente dannose per l’organismo. Ciò non significa che non possiedono effetti collaterali, anzi. Occorre seguire in modo molto rigido le indicazioni riportate dal produttore proprio per evitare sovradosaggi. Tuttavia, a differenza dei farmaci sintetici che indeboliscono e intossicano l’organismo, questi prodotti lo rinforzano e lo sostengono. Aiutano a rendere per esempio più forte il sistema immunitario.

Ovviamente in base al tipo di prodotto si ottengono dei benefici differenti. Nonostante le proprietà delle piante sono state scoperte da secoli, solo negli ultimi anni sono state confermate a livello scientifico. Basta pensare che i Sumeri già nell’antichità utilizzavano il Papavero per poter ridurre il dolore.

La fitoterapia oggi realizza preparati che possono aiutare per esempio a regolare gli ormoni, combattere i microbi e i batteri, ridurre la tossicità, sfiammare e combattere i radicali liberi e l’ossidazione cellulare. A livello pratico i prodotti fitoterapici possono essere utilizzati per una serie di disturbi diffusi come:

  • Insonnia
  • Ansia
  • Mal di testa
  • Dolori mestruali
  • Irritabilità
  • Ritenzione idrica

Come agiscono i prodotti fitoterapici

I prodotti fitoterapici agiscono sull’organismo grazie ai principi attivi contenuti al loro interno. Le piante contengono sostanze chimiche che svolgono un’attività medicamentosa nei confronti del corpo e sono proprio loro a costituire il fitocomplesso. Tali sostanze aiutano a risolvere una serie di problemi di salute, specialmente perché interagiscono tra di loro offrendo sempre nuove proprietà. Ogni pianta possiede una propria azione medicamentosa principale e altre secondarie.

Controindicazioni della fitoterapia

Il fatto che si tratti di un prodotto naturale non significa che non possieda controindicazioni. Le reazioni avverse possono per esempio comparire nel caso di contaminazioni e variabilità dei tempi di raccolta. Perciò non è poi così raro che un prodotto fitoterapico causi delle reazioni avverse. Tra queste troviamo per esempio la nausea e l’irritazione della mucosa gastrica, la fotosensibilizzazione, l’efedra, gli alcaloidi che determinano teratogenesi ed epatotossicità etc.

Questi prodotti possono anche interagire con i farmaci classici, riducendo per esempio la possibilità da parte dell’organismo di assorbire i principi attivi, ma anche di metabolizzare il farmaco oppure di poterlo eliminare.

Claudia Lemmi

Classe '89, una passato di arte che inizia con un pennello e prosegue con una biro in mano. Oggi sono web writer specializzata nella creazione di contenuti sul benessere, la salute e l'alimentazione.
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