Molto spesso ci si chiede se l’alimentazione e la dieta siano collegati alla perdita dei capelli. Alcuni in studio hanno messo in luce proprio questo aspetto. Scopriamo come stanno le cose.
La perdita di capelli è qualcosa che preoccupa tutti noi. Molto spesso ci si chiede se questa sia dovuta all’alimentazione che conduciamo o alla dieta che eseguiamo. Ad oggi, in ambito scientifico, non c’è una risposta certa ma diversi studi hanno lavorato comunque in tal senso. portando alla luce alcuni alimenti che hanno palesato l’aumento del rischio di perdita di capelli.
Con l’avanzare dell’età, la perdita di capelli diventa un fattore normale. Si può anche arrivare a perdere circa 100 capelli ogni giorno. Naturalmente, la perdita può derivare da molteplici fattori. Ora ci concentreremo sull’alimentazione ma ci possono essere anche patologie o altri aspetti.
L’assunzione di una certa quantità di cibo, però, può portare ai nostri capelli qualche problemi. Alcuni studi, ben 24, hanno indicato come certi alimenti possono portare un deterioramento dei nostri capelli. Non si parla solo di assunzione negli studi ma anche di alimenti con quantità scarsa di macronutrienti. Vediamo nel dettaglio quali sono i problemi che possono sorgere.
Perdita di capelli, alcune diete possono incidere negativamente: gli studi in merito
Dai 24 studi che sono emersi nel corso del tempo hanno evidenziato come le diete anti-infiammatorie, possono dare un supporto importante ai capelli e prevenire la loro caduta. Ad esempio, la dieta mediterranea ha dentro di se alimenti che sono molto nutrienti pensiamo alla frutta, verdura, olio di oliva e cereali integrali.
Se da una parte i nutrienti fanno la loro parte, dall’altra ci sono prodotti alimentari ugualmente anti-infiammatori ma meno nutrienti. Questi possono incidere sulla caduta dei capelli. In merito, l’eccessivo consumo di carboidrati semplici possono portare infiammazione e conseguente perdita di capelli. Si ricordi che i carboidrati semplici hanno al loro interno zuccheri raffinati e cereali.
In questo momento, la scienza punta il suo mirino contro certi alimenti e sostanze nutritive che aiutano e rafforzano i capelli piuttosto che farli cadere. Ma, come detto, ci sono alcuni prodotti che fanno male ai nostri capelli.
Gli alimenti che peggiorano la qualità dei capelli
Abbiamo citato in precedenza i carboidrati semplici come suggerito da uno studio condotto nel 2016. Lo studio è apparso sulla National Library of Medicine. I ricercatori hanno sottolineato che il consumo di questi alimenti porta ad una maggiore produzione di sebo. Quest’ultimo permette ai capelli di avere la loro linfa ma un’eccessiva produzione porta a mettere in pericolo la salute dei capelli.
Oltre questi prodotti, la scienza non ha segnalato precisamente quali cibi possono influire negativamente sulla salute dei capelli. Un caso esposto nel 2019 ha visto che l’assunzione del pesce ricco di mercurio ha portato un miglioramento sulla perdita dei capelli. Mentre la FDA, Food and Drug Administration raccomanda di mangiare circa 3 porzioni di pesce alla settimana.
Gli alimenti che aiutano la salute dei capelli e come prevenire la caduta
Precisiamo che gli studi in merito sono ancora alla fase iniziale ma quello che si consiglia è una dieta equilibrata. Questa deve includere proteine, vitamine e minerali. Tutti elementi utili per la crescita e salute dei capelli.
Tra le proteine troviamo prodotti come ricotta, pesce, pollo, semi e noci, uova. Tra i grassi sani abbiamo il pesce come il salmone, noci e olio di oliva. La vitamina C possiamo ricavarla nelle verdure a foglia verde e agrumi. Utili nel nostro discorso anche prodotti che hanno folato, biotina, ferro e niacina.
Oltre all’alimentazione ci sono alcuni accorgimenti da poter mettere in pratica. In prima battuta cerchiamo di smettere di fumare, evitiamo prodotti che fanno male ai capelli come coloranti o permanente. Cerchiamo di non tirare i capelli. L’American Academy of Dermatology Association ha sottolineato di come tirare i capelli per attenuare lo stress possa essere danno.
Le informazioni lette in questo articolo hanno finalità divulgative e informative. Sono studi che si sono verificati nel corso del tempo ma non hanno la pretesa di prendere il posto della consulenza medica o specialistica. In caso di problemi, il consiglio è sempre rivolgersi ad una figura esperta.
