Lavoro sedentario: quanta attività fisica bisogna fare al giorno?

Il lavoro sedentario accomuna tante persone. Proprio per questo motivo l’attività fisica è fondamentale per debellare i rischi associati ad uno stile di vita fermo: ecco quanto movimento devi fare per recuperare le ore passate al pc.

Trascorrere una giornata intera stando seduti ha un grave effetto sulla nostra salute, aumentando anche il rischio di morte prematura. È questo un dato che arriva dalle numerose ricerche che sono state fatte sull’argomento. Gli studi suggeriscono che è di grane importante fare attività fisica durante il giorno. Solo il movimento può compensare gli effetti dello stare seduti per diverse ore durante le ventiquattr’ore.

lavoro sedentario
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Tante sono le figure professionali che hanno un lavoro sedentario. Pensiamo a manager, giornalisti, content creator, segretari, cassieri, impiegati social media manager e molti altri. Passare tutto il giorno seduti su una sedia non è il massimo, soprattutto perché la salute potrebbe risentirne in modo notevole. Tuttavia, ciò non significa che non puoi fare nulla per evitare o contrastare questa situazione.

Se il tuo lavoro ti lega ad una scrivania è importante organizzarti per bene durante il tuo tempo libero e fare attività fisica. Ma, esattamente, di quanto esercizio si ha bisogno per contrastare l’impatto negativo di uno stile di vita sedentario? A darci una risposta è stata una ricerca condotta dalla Norwegian School of Sport Sciences, a Oslo, in Norvegia. Il team di studiosi norvegesi ha pubblicato poi lo studio sul British Journal of Sports Medicine.

Attività fisica contro il lavoro sedentario: ecco quanto minuti occorrono

I ricercatori norvegesi hanno elaborato i dati di quasi 44mila individui che sono stati seguiti e studiati per diversi anni. Ognuno di loro praticava diversi livelli di attività fisica e aveva un differente stile di vita: dalla sedentarietà assoluta a un buon livello di attività sportiva. L’analisi statistica ha quindi combinato i dati sull’esercizio motorio con i dati sulla salute, compresi i decessi avvenuti durante gli anni di studio.

A quanto pare, secondo gli studi fatti dai ricercatori, per annullare gli effetti negativi di una giornata di telelavoro e, in generale, di una giornata sedentaria occorrono dai 30 ai 40 minuti di attività fisica quotidiana. Questa può essere sia moderata che intensa, a seconda dell’età e delle proprie capacità atletiche. Tale quantità di movimento durante il giorno è importante perché può mitigare il rischio di morte per qualsiasi causa.

In pratica, se passiamo la maggior parte del nostro tempo seduti davanti al computer per lavoro, può bastare camminare velocemente per 30 minuti al giorno. In poche parole, quello che fa chi deve prendere un autobus o una metropolitana per arrivare in ufficio.

L’attività moderata è definita come un movimento che comporta un leggero aumento della respirazione e della frequenza cardiaca o un po’ di sudorazione. Questo tipo di esercizio include ginnastica leggera, lavori domestici, andare in bicicletta, camminare a ritmo sostenuto, ballare, nuotare a velocità da lenta a media e fare giardinaggio. Le attività intense includono la corsa, il nuoto veloce, il ciclismo e il tennis.

Stile di vita sedentario: le linee guida dell’OMS

Tempo fa, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato le linee guida per chi conduce una vita sedentaria. L’OMS raccomanda di svolgere attività moderata o intensa, a seconda della persona, ma non solo. Tra i consigli c’è anche quello di fare attività di potenziamento muscolare per almeno due giorni alla settimana. Anche se questo punto è stato poi ‘rivisto’, perché è stato specificato che ogni tipo di attività va bene.

Se per motivi di tempo o difficoltà fisiche non si riesce a svolgere l’attività fisica consigliata, l’ente invita a farne il più possibile quando si ha del tempo. Naturalmente, queste raccomandazioni sono diverse per bambini e ragazzi fino a 17 anni, che hanno bisogno di almeno 60 minuti di attività al giorno. E per donne in gravidanza e persone con patologie e condizioni cliniche particolari, nel qual caso il tempo diminuisce.

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