Riso bianco o integrale, quale scegliere? La risposta dell’esperto

La scelta del riso può non essere scontata. In funzione della scelta, ci sono da considerare vari aspetti. Questi possono portare a preferire la versione integrale. Ecco per quale motivo.

Nell’economia di un alimentazione salutare il riso non può non essere preso in considerazione. Questo prodotto, nelle sue varie varianti, mette in campo tantissimi benefici. Ragion per cui la scelta non sempre è scontata e diretta ma può rappresentare qualche momento di incertezza in chi la deve compiere.

Riso
Fonte foto: Salute.Online

Questo importante cereale, nato in Asia e diffuso rapidamente in Occidente, rappresenta un aspetto serio della nostra dieta dietra. Ci sono esperti che lo studiano da anni e che sono arrivati a fornire una risposta su quale sia meglio scegliere. Ci riferiamo al dottor Sirimal Premakumara. L’esperto ha fatto diversi viaggi in Sri Lanka ed ha recuperato alcune varietà di questo elemento. Queste sono abbandonate dall’ambito industriale ma presentano tanti benefici.

Per l’esperto, creare in laboratorio dei prodotti che si palesano sani e resistenti ai cambiamenti del clima è alquanto inutile. Questo perché le diverse varietà di riso esistono da tantissimo tempo. Per l’esperto, quindi, il lavoro da svolgere sarebbe quello di recupero. Ma vediamo nei dettagli l’analisi svolta dall’esperto.

Riso, l’analisi dell’esperto: dal colore all’ambito medico

L’intento di Sirimal Premakura era quello di dare vita ad una nuova versione di riso. Un prodotto ricco di ferro che permetteva di evitare alcune malattie. Questo proposito, però, è stato accantonato dato che alcune varianti sono già presenti in natura. Si parla del riso marrone, viola, rosso. Queste tipologie hanno dentro di se il glutine ma sono coltivate in piccole quantità proprio nello Sri Lanka. Questo riso è dimenticato dall’industria e, quindi, consumato da pochi.

La scelta della grande produzione è stata diretta sul riso bianco ad alto rendimento. Se da una parte ha permesso a molti di sfamarsi, dall’altro è servito per diminuire i prezzi e aumentare i guadagni. Andando così a non dare il giusto apporto alla nostra dieta. L’esperto, come riportato dal portale agrifoodtoday, sottolinea come questo riso bianco sia di basso livello nutrizionale e ha dei legami con il diabete di tipo 2.

Nel suo viaggio, Premakura ha scoperto ben 300 tipi di riso che presentavano proprietà antibatteriche, antiossidanti e antinfiammatori. Lo stesso studio dell’Università di Colombo ha sottolineato come i contadini siano stati bravi a preservare i cereali tradizionali. Loro, come dichiarato al The Guardian, lo considerano come prodotto medicinale. Il timore del docente è che l’Asia abbia perso tante varietà a seguito dell’industrializzazione.

Riso integrale, un alleato contro il diabete?

La Fondazione Internazionale per i Diabeti ha segnalato la possibilità di una patologia che colpirà 152 milioni nel sud-est asiatico entro il 2045. Mentre nel Pacifico occidentale saranno 260 milioni le persone che si ammaleranno di tale patologia. Tali numeri, per gli esperti sono dovuti al fatto che il riso bianco non rappresenti una barriera difensiva. Avendo poche fibre e macronutrienti, portano a dei picchi di glucosio nel sangue e conseguenti livelli di insulina.

Nel tempo, questi aspetti, non porteranno altro che l’aumento del rischio di diabete che unito ad uno stile di vita sedentario non può che peggiorare. La parziale soluzione sarebbe il riso integrale. Questo è meno raffinato ma ha tante fibre e magnesio che abbassano il rischio di diabete.

La questione sociale del riso bianco

Tra i tanti temi in riferimento al riso bianco c’è anche la questione sociale. Inevitabilmente, la produzione su larga scala di questo riso ha portato gravi conseguenze ai piccoli produttori. Con l’eliminazione del chicco portava altri vantaggi come una conservazione più a lungo e la possibilità di farli arrivare ovunque.

Questi aspetti hanno portato ad un commercio di riso sempre più ampio. Dall’altra parte, però, le conseguenze sono ancora oggi visibili dato che erano venduti come “migliorati“. Cosa che, come sottolinea Shailesh Awate, co-fondatore del movimento OOO Farms, faceva intendere che prima il prodotto era sottosviluppato. L’esperto consiglia ai lavoratori di questo settore di tornare a lavorare sulle varietà.

Quindi, molti esperti vogliono il ritorno della figura dell’agricoltore-scienziato. Quello che studiava sul campo il proprio prodotto e portava alla luce varietà che oggi sono a dir poco marginali. John Cavanagh, ex direttore dell’Institute for Policy Studies, ha sottolineato di come molti medici oggi stiano vedendo come il riso bianco porti all’aumento del rischio di diabete. Cosa che sta portato gli specialisti a consigliare il riso marrone.

Le informazioni di questo articolo hanno scopo divulgativo e informativo. Prima di consumare qualsiasi prodotto meglio rivolgersi al medico di fiducia. Solo uno specialista potrà chiarire i dubbi in caso di difficoltà o altri problemi.

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