Livelli bassi di una determinata proteina possono innescare stress e ansia. Cosa che può portare anche alla depressione. La scoperta è arrivata da uno studio del tutto italiano. Vediamo cosa è stato scoperto.
Le ricerche scientifiche pongono sempre attenzione a tutte quelle situazione che, ancora oggi, si fa sempre più fatica a chiarire. In questo caso, uno studio italiano ha messo in luce la relazione tra una proteina e gli alti livelli di stress e ansia. Il basso valore della proteina potrebbe portare anche alla depressione.
Sappiamo molto bene come lo stress e l’ansia siano due fattore che si innescano in modo inconsapevole. Ci sono delle situazioni che portato proprio uno stato davvero molto profondo. Sappiamo anche che ci sono tantissime variabili che portano a tale scenario. Ma è possibile che molto dipenda da una proteina?
Proprio su una proteina, uno studio condotto dal Centro di riferimento per le Scienze Comportamentali e la Salute Mentale dell’Istituto Superiore di Sanità ha voluto far luce. L’indagine di riferimento è stata pubblicata su Translational Psychiatry. Questa ha evidenziato come bassi livelli di una determinata proteina porti un rischio più alto di ansia, stress e depressione. La proteina in questione è la MECP2, Methyl-CpG binding protein 2.
Stress, come incide la proteina MECP2? I risultati della ricerca italiana
Sono vari i casi di disturbi mentali generati dallo stress che hanno palesato alti valori di questa proteina. Alcune ricerche hanno suggerito, a tal proposito, il legame di questa proteina ai primi segni di stress di una persona. Per tale ragione, lo studio italiano ha avuto la volontà di andare a fondo della vicenda. Così, i ricercatori, hanno analizzato la presenza del MECP2 in 63 persone sane clinicamente.
Dall’analisi è stata notata una connessione tra i livelli bassi della proteina e i livelli alti di stress, ansia e pure depressione. La particolarità è che si è evidenziato come la connessione abbia toccato gli esiti disadattivi delle esperienza non positive avute in infanzia. A tal proposito, si legge nello studio che leggere in ambiente avverso porta a rischio elevato di sintomi depressivi e aspetti ansiosi.
I risultati indicano di come ci sia un effettivo coinvolgimento all’interno della persona già in età più piccola. Soprattutto per quanto riguarda le donne. Risultato che viene esposto dai dati che sono stati raccolti. Questa proteina, si segnala, è importante per il corretto funzionamento delle cellule nervose. la MECP2 è nota in ambito scientifico perché alcune mutazioni del gene porti alla Sindrome di Rett. Questa è una malattia neurologica rara e a dir poco grave.
La risposta finale dello studio
Quanto evidenziato da questo studio sicuramente apre degli scenari a dir poco importanti. In prima battuta, aumenta la certezza di intervento in contesti che possono far male e possono portare stress nei giovani. L’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha svelato che una persona su 8 nel mondo è affetto da disturbi mentali come ansia, disturbi dell’umore o altro ancora.
Molto spesso, le cure sono limitate e non si riceve assistenza adeguata. Sia sotto il profilo medico sia sotto quello temporale. Questo studio, però, può essere un importante primo passo per dare il via a ricerche ancora più approfondite sulla correlazione tra lo stress e la MECP2. Così da poter dar vita ad interventi legato al quadro clinico della persona.
L’articolo contiene informazioni che hanno scopo divulgativo e informativo. Tutti i dati derivano da studi in merito apparsi su riviste di settore. Non devono in alcun modo sostituire la normale consulenza medica o specialistica. In caso di problemi, la scelta deve essere sempre la consulenza specialistica.