Dolore al collo, incipit di un killer silenzioso: l’allarme lanciato

Il dolore al collo può innescare un aspetto ancora più pericoloso. Un killer silenzioso analizzato da uno studio. Vediamo, dunque, cosa potrebbe causare l’avvertimento di un dolore al collo.

Anche un piccolo dolore può portare a situazioni più grandi. Molto spesso, in modo errato, siamo portati a pensare che parti lontane del nostro corpo non possano comunicare. Non è affatto così e uno studio ha messo in relazione il dolore al collo preludio di un killer silenzioso.

Dolore al collo
Fonte foto: Canva

Il dolore al collo è un problema non solo fastidioso ma che affligge moltissime persone. Lavorando in ufficio oppure eseguendo lavori faticosi, questo può accendersi immediatamente. Questo problema al collo può essere causato sia dalla postura ma anche dal nervo schiacciato o dal collo che, in fase di sonno, si blocca.

Insomma, questo problema è di base da non sottovalutare ma lo studio fatto dal British Medical Journal ha messo in luce un altro aspetto: questo potrebbe essere preludio di un attacco di cuore. L’indagine fornita ha messo in luce che uno su cinque britannici potrebbero essere colpiti da questo aspetto. I numeri, inoltre, sulle persone che vanno in ospedale a seguito di un infarto sono sempre di più.

Il dolore al collo è uno dei sintomi, meno noti, di un infarto: ecco gli altri

La scienza è sempre immersa in tantissimi studi. Da quanto emerso dall’NHS, circa il 70% sapeva i sintomi più noti prima di un attacco al cuore. Mentre il 30% era a conoscenza di altri sintomi che possono portare ad un infarto.

Oltre il dolore al collo, possiamo trovare il dolore al torace. Qui sentiremo una pressione oppure una pesantezza. Anche un dolore localizzato da un’altra parte del corpo e che poi si espande al petto e alle braccia. Possiamo avere anche stordimento, mancanza di respiro, malessere, ansia, tosse o respiro sibilante. Il dolore al torace, spesso, porta ad un attacco di cuore ma alcuni possono avvertirlo come fastidio, simile all’indigestione. Questo, però, è il sintomo più comune in questo caso.

Quali sono i fattori principali di un attacco al cuore?

Partiamo con il dire che un attacco al cuore si verifica quando il sangue all’organo non arriva. Dobbiamo separare tra l’arresto cardiaco e l’attacco al cuore. Quest’ultimo, spesso, si verifica improvvisamente e la persona che lo subisce perdere rapidamente i sensi.

Tale scenario, come riportato dalla British Heart Foundation, ha portato nel Regno Unito un quarto di decessi. Quando si parla di malattie cardiache, uno dei maggiori fattori di rischio è il fumo. A seguire anche chi beve troppo oppure ha un peso che non rispetta il peso forma. Altri aspetti da considerare sono ipertensione, ipercolesterolemia e sedentarietà.

Oltre questi noti fattori di rischio ci sono anche altri aspetti da considerare. Possiamo citare l’eccesso di trigliceridi che possono portare con maggiore facilità infiammazione. Diabete che può favorire il grasso nelle arterie. Stress perché incide in modo serio sul cuore. Così come ansia e depressione. Una dieta scorretta che può portare vari problemi che possono dare vita a ipertensione, ipercolesterolemia e altro ancora.

Come prevenire un infarto?

Anche in questo caso, la prevenzione è fondamentale. In prima battuta dobbiamo seguire una dieta bilanciata. Andando a favorire alimenti leggeri e vegetali come frutta, verdura, cereali integrali. Cerchiamo di avere uno stile di vita attivo tramite esercizi fisici. Smettiamo di fumare.

L’articolo contiene informazioni divulgative e informative. Queste sono apparse su riviste mediche specializzate. Non devono, però, essere prese al posto della normale consulenza medica oppure di una diagnosi o piano terapeutico presente. Il consiglio è sempre quello di rivolgersi ad uno specialista.

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