Alimentazione del futuro? Composta principalmente dai grani antichi

C’è bisogno di rivedere il modo di mangiare e questo ormai è chiaro ai più. Nonostante questo nella vita di tutti i giorni continuiamo a vedere come il consumo di cibi precotti, carne e spesso alimenti di dubbia qualità rimane in testa. Dovuto sicuramente anche alla difficoltà delle persone di gestire bene il proprio tempo e di conseguenza, cercano soluzioni veloci per i pranzi e le cene.

La Regione Campania però ha lanciato un bel progetto sperimentale insieme a CNR e Città della Scienza proprio con lo scopo di sostenere la produzione e il consumo dei grani antichi, considerati da molti il futuro dell’alimentazione. Il progetto si chiama GRADITI e vuole reintrodurre i cereali consumati nel passato nelle coltivazioni della regione Campania. Questo con la speranza di poter ottenere altri prodotti salutari e introdurli di nuovo nell’alimentazione tipica delle persone.

I benefici apportati dal progetto GRADITI sono però ben più numerosi. Per esempio ha lo scopo di salvaguardare la biodiversità vegetale, così come di fare un uso più sostenibile del suolo stesso.

Come funziona GRADITI

La Città della Scienza di Napoli, l’Istituto di scienze dell’alimentazione insieme all’istituto di protezione sostenibile delle piante insieme al patrocinio delal Regione Campania si sono mobilitati per mettere in piedi il progetto GRADITI. Alcuni produttori locali sono stati coinvolti nel progetto per iniziare come prima cosa a selezionare i grani antichi con le caratteristiche più interessanti. Verranno poi macinati a pietra e utilizzati per realizzare per esempio i vari tipi di pasta, sia fresca che secca, ma anche prodotti da forno e perché no, delle buonissime birre artigianali.

Entra nel dettaglio del progetto Maria Grazia Volpe dell’ISA-CNR che con LifeGate si è aperta offrendo a tutti noi qualche dettaglio extra. Spiega che l’idea alla base del progetto vi è proprio l’interesse da parte delle persone verso un’alimentazione migliore. La consapevolezza generale infatti sta aumentando e c’è chi cerca le alternative alle farine commercializzate ma prive praticamente di qualsiasi sostanza nutritiva.

I vantaggi dei cereali antichi

Con questi cereali antichi si ottengono delle farine molto più ricche di minerali, vitamine e fenoli. Si possono ottenere perciò prodotti artigianali di una qualità decisamente superiore, per avvicinarsi alle esigenze di chi è alla ricerca di un’alimentazione sana, nutriente e variegata. Non solo quando si parla di pasta, ma anche quando c’è da assaporare una buona birra artigianale!

Ecco che il progetto finanziato dalla Regione Campania si è mosso per creare una filiera locale che si occupasse dei vari passaggi del progetto. C’è chi si occuperà della scelta dei semi, chi della coltivazione e infine, chi svolgerà la parte vera e propria di realizzazione dei prodotti.

Tutto questo però senza dimenticarsi dell’importanza della sostenibilità ambientale, la quale deve andare di pari passo con i vari processi di produzione. Un progetto che scadrà nel 2023 e che è solo recentemente partito. Attualmente siamo alla fase della raccolta dei semi, i quali verranno a breve passati alla macinatura con il mulino a pietra. In questo modo si ottiene un prodotto che è tra l’integrale e il semi integrale. Non surriscalda troppo la materia prima e perciò il prodotto originale viene conservato con le sue proprietà originali.

I diversi partner e gli istituti di ricerca otterranno la loro parte di farina per poter da un lato sviluppare i prodotti, dall’altra eseguire dei profili a livello di laboratorio per conoscere un po’ meglio le proprietà chimiche, biologiche, microbiologiche e funzionali di questi grani antichi.

Tutti quanti i prodotti saranno poi accompagnati dalla propria tabella nutrizionale, dove verranno elencati i componenti . Sarà proprio GRADITI il marchio di garanzia e qualità e tutte le aziende che vorranno adottare i protocolli, potranno aderire al progetto così da offrire al consumatore una scelta ampia di prodotti sani e ricchi di principi attivi.

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