Ernia inguinale, attenzione a questi sintomi: cause e rimedi

Sono tante le persone che lamentano l’ernia inguinale, per questo bisogna stare sempre attenti ai sintomi che si palesano per evitare che la situazione degeneri: ecco quali sono le cause ed i rimedi.

Accusare dei disturbi mentre svolgiamo delle attività nel quotidiano è una cosa molto comune. Quello che non bisogna fare è trascurarli altrimenti si rischia di andare incontro a problemi maggiori. Per questo è bene saper riconoscere il malessere ed i sintomi così da intervenire immediatamente e, soprattutto, chiedere l’aiuto di un medico o di un parere specialistico. Andiamo a conoscere quali sono i sintomi, le cause ed il trattamento eventuale.

ERNIA INGUINALE
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Quando si è davanti un dolore, qualsiasi esso sia, la patologia viene diagnosticata da un medico. È proprio questo che accade anche con una ernia inguinale, dove è necessario un esame fisico per stabilire la gravità e se si tratta proprio di questa. Il medico ha la facoltà di controllare la presenza di un nodulo nella zona inguinale. È possibile che venga chiesto al paziente di alzarsi e tossire o sforzarti, poiché queste azioni rendono più facile determinare se è presente un’ernia.

Durante questo processo, se la diagnosi non è certa, il medico può procedere nel far fare alla persona un test di imaging, come una ecografia addominale, una TAC o una risonanza magnetica. Così da capire con precisione di che cosa si tratti. Solo in seguito gli verrà dato un percorso per trattare il problema muscolare. Le tempistiche di recupero non sono quantificabili. Ma andiamo a vedere nel dettaglio.

Cos’è un’ernia inguinale?

Prima di andare a conoscere le cause ed i sintomi, andiamo a vedere che cosa è un’ernia. Questa si verifica quando una parte degli organi interni o del tessuto preme contro una parete muscolare indebolita. Diciamo che c’è un’ernia inguinale quando una parte del tessuto dell’intestino o del tessuto adiposo preme contro l’inguine nella parte superiore della coscia. Questo appena descritto è anche il tipo più comune di ernia.

L’intestino erniato può rimanere localizzato nell’inguine o, negli uomini, raggiungere lo scroto, la sacca che ricopre i testicoli. Le ernie inguinali possono comparire a qualsiasi età e sono più comuni negli uomini che nelle donne. Esistono 2 tipi: ernia inguinale indiretta, che è la più frequente, e poi l’ernia inquinale diretta.

Le cause

Per quanto riguarda le cause, queste dipendono dai due tipi. Per quanto riguarda l’ernia inquinale indiretta le origini sono congenite e quindi dalla nascita e sono molto più frequenti nei maschi. Sono dovute ad alterazioni durante lo sviluppo fetale che portano l’anello inguinale a non chiudersi correttamente, favorendo così in seguito il passaggio dell’intestino attraverso quell’anello verso il canale inguinale. Sono più frequenti nei bambini nati prematuri e nei bambini con criptorchidismo.

Le cause per quanto riguarda l’ernia inguinale diretta è dovuta alla degenerazione e alla perdita di forza dei muscoli della parete addominale. Si osservano in età avanzata e quasi esclusivamente nei maschi. Appaiono progressivamente. Sono favoriti da sollevamenti pesi di frequente, tosse cronica, sforzi continui per fare un movimento intestinale, sovrappeso o obesità, strappi muscolari, storia familiare di ernie, presenza di ascite, dialisi peritoneale, malnutrizione e gravidanza.

I sintomi

I sintomi delle ernie inguinali sono caratterizzate da una difficoltà a digerire, dalla sensazione di pesantezza, poi c’è chi accusa affaticamento e dolore nel camminare o correre e poi c’è anche chi ha dei disturbi nello stare in piedi. Non finiscono qui, visto che la maggior parte delle volte tra i segni più evidenti c’è un nodulo che è posto all’altezza dell’inguine o allo scroto. Il nodulo può essere asintomatico, produrre una sensazione di pienezza o disagio all’inguine o essere associato a dolore, a volte come punture, più intenso quando si esercita o si tossisce.

Il rigonfiamento va e viene a seconda che l’intestino erniato esca o ritorni nell’addome. Il rigonfiamento può essere spinto con un dito e scomparire per aver spinto l’intestino nella cavità addominale. Sforzi che aumentano la pressione all’interno dell’addome (sollevare pesi, sforzarsi per andare in bagno, tossire, ecc.) favoriscono la fuoriuscita del contenuto intestinale attraverso il canale inguinale e la comparsa dell’ernia. Al contrario, sdraiarsi di solito incoraggia l’intestino a rientrare nell’addome.

Quali sono i trattamenti per l’ernia inguinale?

Negli adulti, il trattamento dipende sempre dalla gravità e dal tipo di ernia. Un medico può decidere in intervenire con una operazione chirurgica quando l’ernia inguinale produce sintomi, come dolore, problemi estetici o complicanze, come una ernia incarcerata o strozzata, che si tratta di complicazioni dovute alla patologia. Nei bambini e nei giovani vengono sempre operati per prevenire complicazioni future.

L’intervento viene solitamente eseguito in regime ambulatoriale e consiste nel reintrodurre l’intestino nella cavità addominale e rinforzare la parete addominale, generalmente con una rete, per impedirne la fuoriuscita. Si può fare in due modi: con una erniorrafia, di solito è fatto in anestesia generale o anestesia spinale; oppure con anestesia epidurale. È possibile pure che si decida per la laparoscopia. In entrambi i casi dipende da vari fattori che devono essere valutati dal chirurgo.

Le informazioni scritte in questi paragrafi sono state riprese da fonti specializzate ed autorevoli, pertanto non devono essere oggetto di diagnosi e trattamenti. Per approfondimenti e cure è opportuno rivolgersi da un medico specialista.

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